Il comune è situato sull'altopiano omonimo, a 30 km nord-est del capoluogo di provincia, nella regione storica del Guilcer. Il territorio di Abbasanta ha una superficie di 3.985 ettari nella parte settentrionale della provincia di Oristano. Confina a nord con Norbello, a sud con Paulilatino, a est con Ghilarza e a ovest con Santu Lussurgiu.
La morfologia è generalmente piatta con alcune colline che raggiungono i 400 metri di altitudine. Il territorio è ricco di sorgenti anche se alcune non hanno più acqua a causa del dissesto idrogeologico.
L'attività umana antichissima è testimoniata da dolmen, tombe dei giganti e pozzi sacri rinvenuti nelle campagne dell'altopiano. Il territorio fu abitato sin dall'epoca Nuragica, e venne poi conquistato dai cartaginesi con l'invasione dell'Isola.
Dolmen Mesu Enas
Nel medioevo appartenne al Giudicato di Arborea e fece parte della curatoria di Guilcier, di cui fu capoluogo dopo Guilciber, villa ormai andata distrutta. Alla caduta del giudicato (1420) passò sotto il dominio aragonese, e fu incorporato nell'Incontrada di Parte Ocier Reale. Fu successivamente insieme a Paulilatino un feudo regio, amministrato cioè da funzionari della Corona e non da feudatari, e venne riscattato al demanio nel 1838 per divenire un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.
Una parte del territorio, la Montagna Reale di Abbasanta, fu invece dal 1778 al 1840 un feudo a parte, concesso inizialmente ai Marras, passò poi ai Mura ai quali venne riscattato.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Abbasanta