Agazzano apparteneva al Pagus Lurate, citato nella Tabula alimentaria traianea del II secolo d.C.. Il ritrovamento di sepolture ed altri oggetti nella frazione di Sarturano, confermano la presenza romana, mancano però fonti documentate relative alla zona di Agazzano in epoca romana.
Nel dicembre del 218 a.C., la Battaglia della Trebbia, documentata dallo storico romano Polibio, interessò anche il territorio di Agazzano: l'esercito di Annibale, accampato nei pressi di Tavernago, riuscì a bloccare la fanteria romana nell'alveo paludoso del torrente Luretta: le truppe di Annibale riuscirono ad avere la meglio sulle ali dell'esercito romano costringendo le truppe del console Tiberio Sempronio Longo, che pure erano riuscite ad avanzare nel centro dello schieramento, ad una ritirata verso la città di Piacenza.
Fin dall'epoca longobarda vi operavano i monaci dell'abbazia di San Colombano di Bobbio che possedevano le terre Aricazano, Castano, Sarturano e Verdeto., il territorio con vari possedimenti era inserito nel grande feudo reale ed imperiale monastico bobbiese.
Nel Medioevo, con la dominazione dei franchi molte terre della zona fra le quali Aricazano, Caverzago e Momeliano vennero acquisite dal monastero di S. Brigida di Piacenza, di proprietà del monastero di Bobbio.
Nel 1164 Federico Barbarossa distrusse molti castelli della zona di Agazzano e Piozzano. Nel XIII secolo il paese subì il saccheggio da parte del vicario imperiale di Federico II di Svevia.
Agazzano divenne poi la capitale del feudo degli Scotti e, verso la metà del Duecento, Alberto Scoto fece iniziare la costruzione del castello.
Il territorio nel XV secolo entrò a far parte del Ducato di Milano. Gli Scotti restarono ad Agazzano fino al 1412 quando il duca di Milano Filippo Maria Visconti li spodestò, consegnando Agazzano alla famiglia Arcelli che aveva accusato gli Scotti di ribellione. Tre anni più tardi gli Scotti riuscirono a dimostrare la loro innocenza, anche se il castello tornò in loro possesso solo nel 1431 quando fu riacquistato da Alberto Scotti.
Nel 1451 il duca di Milano Francesco Sforza creò il feudo della contea di Borgonovo con inclusi i feudi agazzanesi di Montebolzone, Rivasso, Sarturano e Tavernago, assegnandolo al figlio legittimato Sforza Secondo Sforza, che aveva sposato Antonia Dal Verme, figlia di Luigi Dal Verme, conte di Bobbio, Voghera, Castel San Giovanni e Pianello Val Tidone, già possessore di buona parte del feudo di Borgonovo e di diversi feudi della val Tidone, assicurandosi così l'appoggio al Ducato di Milano della casata dei Dal Verme.
In seguito il feudo della famiglia Scotti fu più volte confermato dai Farnese signori del Ducato di Parma e Piacenza. A metà del XVIII secolo il castello passò alla famiglia Anguissola grazie al matrimonio tra il conte Giovanni e Margherita Scotti.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Agazzano