Dedicata al vescovo martire di Sebaste, nel 1091 fu donata dal castellano di Anglone Carbone di Fuscone a Diodato, abate della chiesa-romitorio di San Nicola[18]. Fu cappella della famiglia Borrello nel XIII secolo. La chiesa ha una sola navata costituita da due altari: un'ampia cappella dove è possibile vedere la statua della Madonna della Mercede. I bassorilievi sono molto eleganti, e l'altare ampio e fastoso: vi si accede mediante un arco trionfale, e termina ad abside semicircolare con tre spicchi affrescati, che rappresentano lo Spirito Santo. Sotto vi sono due oculi laterali sempre dipinti, che mostrano alcuni miracoli di San Biagio, e al centro la Gesù in maestà. La seconda cappella, gestita dalla confraternita della Mercede, dove si trova la statua, è ornata da due false cupole circolari scandite da ordini di quadretti dorati, che terminano nel fuoco centrale in un cerchio con in rilievo la colomba dello Spirito. L'altare è molto fastoso, decorato in oro, e racchiude la statua della Madonna.