Edificio del X secolo, come rivela un documento di Montecassino, anche se oggi ha un aspetto settecentesco. Un documento del 1083, una donazione del conte di Sangro Gualtiero Borrello, contiene il nome del Priore della chiesa all'epoca, tal Giovanni, che era sacerdote, monaco benedettino e "romito", cioè eremita abitante nell'eremo di Capo del Verrino. La facciata è semplice, in conci di pietra, con un portale decorato da una tiara con le chiavi di San Pietro, con sopra un'iscrizione latina. Il campanile è una torre con cuspide ornata da tegole verdi e gialle. L'interno è a navata unica, costituita da due altari in legno intagliato, più quello maggiore presso il presbiterio. La suddivisione in cappella laterali mostra colonne finte che alternano gli archi, caratterizzate da capitelli ionici dorati. Presso il presbiterio inoltre si eleva una cupola, ornata da affreschi dei quattro evangelisti presso le colonne che la sorreggono.