La Chiesa degli Scolopi fu realizzata tra il 1734 ed il 1745 su progetto del padre calasanziano Benedetto Margariti da Manduria, saldandola al palazzo Conti-Gentili dove era stato istituito il collegio scolopio, ed è dedicata allo Sposalizio della Vergine, come indica l'iscrizione sulla fronte: IN HONOREM DEIPARÆ SPONSÆ AD MDCCXLV.
La facciata, in travertino, è concepita come un organismo architettonico a sé stante, e reinterpreta motivi borrominiani; si dispone su due registri orizzontali attraverso un doppio ordine di lesene tuscaniche che inquadrano, al di sotto di un ampio timpano mistilineo, l'unico portale di ingresso con la sovrastante finestra centrale. La grande compostezza del prospetto si conclude con la sequenza verticale delle finestre incorniciate da larghe membrature aggettanti nelle sezioni laterali; queste, secondo l'originario progetto, non portato a compimento, dovevano terminare con due campanili gemelli.
L'interno, a croce greca, con terminazioni absidate, è dominato dalla tensione ascensionale delle lesene corinzie, raccordate fra loro da una trabeazione ininterrotta, su cui si impostano le grandi arcate a tutto sesto che sorreggono la cupola. Molto curata la monocroma decorazione a stucco delle superfici murarie, sulle quali risaltano per contrasto le grandi tele settecentesche, poste ad ornamento dei tre altari della chiesa: sull'altare maggiore troviamo lo Sposalizio della Vergine, dipinto nel 1731 da Carmine Spinetti, mentre sui due laterali trovano posto una Crocifissione del pittore veneto Benedetto Mora e un'opera non firmata raffigurante San Giuseppe Calasanzio, realizzata nella seconda metà del Settecento per celebrare il padre fondatore dell'Ordine degli Scolopi.
Gli Scolopi lasciarono Alatri nel 1971. Oggi la chiesa ospita esposizioni ed eventi di vario genere.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Alatri