È collocata al centro del tratto occidentale delle mura, non lontano da Porta San Francesco. Pur trattandosi di un accesso secondario alla città, in quanto solo pedonale, merita rilievo poiché unico ad essere rimasto intatto nella primitiva struttura architravata.
Fino agli anni Cinquanta del Novecento la porta era quasi del tutto inglobata in una torre medievale, il torrione Brocchetti, e internamente l'accesso era interrato. Nel 1952[1] il torrione fu parzialmente sacrificato e la porta, dimenticata per secoli, fu riaperta: scavando il terrapieno retrostante fu realizzata una scala per raggiungere la soprastante piazza Regina Margherita. Agli scavi prese parte l'archeologo Filippo Coarelli.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Porte_di_Alatri