La chiesa di San Giorgio è un luogo di culto cattolico situato nella regione San Giorgio, in via Don Giuseppe Pelle, nel comune di Albenga in provincia di Savona. La chiesa è ubicata all'interno del cimitero frazionale di Campochiesa.
Situata all'interno del cimitero, la struttura fu edificata sopra una preesistente cappella dell'alto Medioevo databile tra il VIII e X secolo. Tracce di questa primitiva chiesa, compresa entro lo spazio dell'attuale navata centrale, sono conservate sotto il pavimento e inglobate nel primo gradino di accesso al presbiterio. Indicata nei documenti medievali come "San Giorgio de pratis" o "de campora", venne probabilmente fondata dall'ordine benedettino e fu, come altri luoghi di culto, alle iniziali dipendenze dell'abbazia dell'isola Gallinara. Fu sede di priorato - il primo priore fu Nicolò Moreno, citato in un documento del 1204 - e la sua cura parrocchiale si estendeva a molti centri della zona, cura che decadde nel corso del XVI secolo a causa del forte spopolamento che si verificò nelle piccole comunità limitrofe; la stessa sede parrocchiale fu spostata nella chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano, nel centro urbano di Campochiesa; l'ultimo priore della chiesa di San Giorgio, citato nel 1616, fu Bernardo Bruno.
L'edificio, dopo un lungo abbandono nei secoli successivi, fu restaurato a partire dal 1901 e ancora tra il 1935 e il 1936 con una ricostruzione della struttura su elementi originari, in particolare della navata destra e del campanile. Proprio questi ultimi elementi architettonici furono devastati gravemente a seguito del terremoto che scosse la riviera di ponente nel 1887.
La chiesa presenta due stili architettonici riferibili al romanico (il primo impianto) e al gotico con le varie fasi costruttive ben visibili nella facciata, all'interno e all'attiguo campanile. La divisione dell'interno romanico a tre navate con archi a tutto sesto è databile al XII secolo, mentre l'allungamento con due arcate ogivali è risalente al XIV secolo.
Tra i vari cicli di affreschi che adornano l'interno - i primi risalenti al XIII secolo - di pregio artistico è, nell'abside maggiore, l'affresco del Giudizio Universale del 1446. Il dipinto raffigura, nella sezione dell'Inferno, personaggi noti della Divina Commedia tra i quali Virgilio e lo stesso poeta Dante Alighieri, il Conte Ugolino e l'arcivescovo Ruggieri degli Ubaldini; tale dipinto costituisce una delle poche testimonianze della tradizione dantesca del tardo medioevo in Liguria.
Lungo le pareti laterali le raffigurazioni in basso dei Dodici apostoli (sei per lato); la Natività di Cristo in alto, sul lato sinistro; Gesù racchiuso in una grande mandorla, in alto, sul lato opposto; i Quattro evangelisti nella volta. Nella navata sinistra gli affreschi della Madonna col Bambino e angeli musicanti tra i santi Stefano e Arcadio (?) (XVI secolo); l'Assunzione di Maria al cielo; i santi Sebastiano, Fabiano e Rocco (affresco votivo) del 1476; San Cristoforo e figure di Apostoli (XIII secolo). L'abside della navata destra conserva invece il ciclo affrescato con Scene di vita di san Biagio del XIV secolo e di ambito artistico toscano. In sagrestia l'affresco della Crocifissione di Gesù (XV secolo).
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