Le imponenti mura poligonali, che cingono unitamente a quelle romane e medievali il vasto centro storico, sono il monumento archeologico più rilevante. Esse sono formate da massi perfettamente incastrati tra loro, talora molto grandi, senza l'ausilio di malta. Interessante notare come saggi effettuati nel tratto sud abbiano accertato che la profondità delle stesse è di almeno 3,50 m rispetto all'attuale piano di calpestio (Gruppo Archeologico amerino). L'antica cinta muraria di Amelia conta sei accessi. Accanto ai quattro corrispondenti alle porte utilizzate ancora oggi (Porta Romana, Porta Leone IV, Porta Posterola, Porta della Valle) sono visibili le tracce di due porte di interesse storico e archeologico, in quanto insistenti come taglio sulla muratura originale ma già da secoli tamponate per la probabile modifica dell'assetto viario: la "Porta del Sole", rivolta a est, nella zona di Nocicchia, la quale si trova incastonata tra le mura urbane a una quota rialzata rispetto all'attuale piano di calpestio e dalla quale si diparte una doppia strada basolata, e una seconda porta rivolta a sud-ovest, di notevoli proporzioni e situata presso Ponte Sisti, la quale è coeva alla costruzione delle mura poligonali. Quest'ultima porta, di recente scoperta (1988, dall'architetto Franco Della Rosa), dopo l'effettuazione di scavi archeologici è stata oggetto di interventi di consolidamento e restauro e l'area è stata riaperta al pubblico il 22 gennaio 2016, ripristinando il percorso pedonale che costeggia la cinta muraria fino ai giardini d'inverno e Porta della Valle. Oltre a queste porte, collocate sulla cinta muraria esterna, è presente anche una porta per l'accesso alla parte alta della città, la Porta Cubica, detta anche "Arco di Piazza", di epoca tardoromana.
Accanto alla cinta principale, nella parte più alta dell'acropoli si trova un'altra cinta più antica, detta "megalitica", che circondava l'acropoli (VII-VI secolo a.C.), composta da soli blocchi irregolari, non levigati, orditi in maniera primitiva. Si tratta, evidentemente, di una lavorazione e di un'epoca del tutto diversa da quella delle mura poligonali. Tale cinta muraria si estende per alcune decine di metri e ancora oggi è di buona stabilità e compattezza. Un tratto molto suggestivo è visibile presso via della Valle.
Una parte della cinta esterna è attualmente oggetto di restauro, a seguito del crollo provocato di un tratto di circa 30 m, avvenuto il 18 gennaio 2006. Le mura poligonali sono una testimonianza della grandezza della città, tra le più antiche d'Italia.
La città ospita, inoltre, un museo civico, allestito nell'ex-collegio Boccarini e contenente reperti preromani, romani e dell'Alto Medioevo. Tra questi, sono conservati bolli e iscrizioni, cippi funerari, sarcofagi, parti di statue e ritratti, tra cui la statua del Germanico, noto condottiero romano. Dal 2003 sono esposti alcuni pregevoli reperti provenienti dalla necropoli preromana dell'area "ex-consorzio agrario". Opera idraulica dell'ingegneria romana è la Cisterna, risalente al I secolo a.C. e situata in piazza Matteotti. Oggetto di restauro negli anni novanta, la cisterna è costituita da dieci ambienti contigui e aveva una capacità di oltre 4.300 m³. Sono presenti anche altre cisterne di minori dimensioni all'interno dei palazzi del centro. Notevoli i palazzi rinascimentali, tra i quali citiamo palazzo Petrignani, con la sala dello zodiaco, palazzo Nacci, palazzo Cansacchi, palazzo Farrattini (importante opera di Antonio da Sangallo il Giovane, in quanto rappresenta uno studio preparatorio per il più famoso Palazzo Farnese a Roma), palazzo Venturelli, palazzo Boccarini, palazzo Clementini.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Monumenti_e_luoghi_d_interesse