La chiesa di Santa Maria del Carmine è un edificio religioso cattolico situato tra corso Vittorio Emanuele e via Giudici della città di Angri, in provincia di Salerno.
La chiesa venne fatta erigere nel 1611 dai nobili di Angri su proposta dei frati carmelitani insieme ad un loro convento, situato in località Camaldoli di Angri, poco distante dalla chiesa.
La chiesa venne fatta ristrutturare una prima volta, nel 1670 da mastro Pietro Desiderio.
Nel '700 venne poi fatta interamente ristrutturare in stile barocco.
Nel corso degli anni la località nella quale era ubicato il convento cambiò di nome e attualmente la strada porta un altro nome ancora, secondo alcune fonti pare che il monastero dei frati carmelitani scalzi subì un incendio e non venne più ricostruito ma, secondo le fonti ufficiali del tempo, tramite regio decreto del codice napoleonico, il monastero dei frati carmelitani scalzi venne soppresso e adibito ad una nuova funzione civile, come accaduto ad altre strutture religiose presenti in Angri e in tutto il regno di Napoli di quell'epoca.
Nel 1925 venne rimodernato l'intero pavimento della chiesa, ad opera del sacerdote dell'epoca Giuseppe Vaccaro, divenuto poi abate della Collegiata di San Giovanni Battista di Angri. Durante questi restauri vennero abbattuti anche l'altare maggiore con i due laterali per attuare la chiesa alla nuova liturgia.
Durante il terremoto dell'Irpinia del 23 novembre 1980, la parte superiore della facciata della chiesa venne distrutta, con la perdita dell'affresco ottocentesco e la chiesa subì anche altri danni sia all'esterno che all'interno. Il distacco della facciata uccise 9 persone di Angri che si trovavano nel sagrato e ne ferì altre.
Il 23 novembre del 2003, a 23 anni esatti dal terremoto dell'Irpina, è stata posta in piazza Annunziata, dal comune di Angri, una lapide commemorativa per ricordare le 9 persone uccise dal crollo della facciata superiore della chiesa di Santa Maria del Carmine.
La chiesa sorge nell'incrocio di due vie antiche della città, corso Vittorio Emanuele e via Giudici. Venne eretta nel 1611 insieme ad un monastero attiguo dei frati carmelitani, oggi del tutto scomparso.
La chiesa venne ristrutturata interamente nel Settecento nello stile barocco. All'esterno della chiesa vennero aggiunti due campanili in stile dorico.
Al suo ingresso principale, in alto all'atrio, visibile dal coro e dalla zona centrale, vi è un antico organo a canne, dietro il quale è presente una grossa finestra circolare, ben visibile dall'esterno. Al suo interno la chiesa si presenta priva di colonnati laterali mentre su una parte del soffitto, nella zona della navata, vi è una volta a botte, assente nella zona del coro e dell'abside. Al centro della chiesa, in alto, sulla destra, sono presenti 3 finestroni laterali, visibili anch'essi dalla strada mentre, in alto, alla destra e alla sinistra dell'abside, sono presenti due piccole finestre. Quella alla destra dell'abside non è visibile interamente dalla strada ma la sua gemella si. Alla destra dell'abside, poco prima dell'altare principale, c'è una stanza, riconvertita dopo l'ultimo restauro a piccolo altare minore.
La navata centrale della chiesa di Santa Maria del Carmine.
Sempre dall'ingresso principale della chiesa è presente una porta nella parte sinistra, dalla quale si può accedere ad uno stanzone limitrofo, in tale stanza vi è anche una porta con accesso esterno. Questo stanzone viene adoperato attualmente come deposito e come sede principale della confraternita della Madonna del Carmine. Sempre all'ingresso della chiesa, c'è un'altra stanza, sulla destra dove vengono conservate delle opere artistiche, al suo interno c'è anche una piccola stanzetta, utilizzata come piccolo deposito. Nel locale dove vengono conservate le statue è possibile accedere all'esterno, tramite una porticina esterna ma, vi è anche un'altra porta dalla quale, si accede alla stanza della sagrestia. Successiva alla stana della sagrestia vi è una scalinata che porta al piano superiore, dove vi sono diverse stanze a loro volta e di cui in epoca moderna, sono state riconvertite ad abitazione privata dei sacerdoti officianti. Vi è successivamente un'altra stanza al pian terreno, come prolungamento di quella precedente, utilizzata anch'essa come sagrestia, da quest'ultima si accede alla zona del coro ma anche ad una stanza esterna riconvertita attualmente come centro Caritas. Anticamente tutte le stanze non destinate alle funzioni liturgiche della chiesa, vennero utilizzate dai monaci carmelitani che la gestivano, come luoghi abitativi poiché, vi era anche un loro monastero limitrofo delle quali, in epoca moderna esso non esiste più.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santa_Maria_del_Carmine_(Angri)