Il Palazzo Verasis-Asinari è un palazzo medievale che sorge in via Natta, tra via Milliavacca e via Giobert ad Asti.
Risale al secolo XIV, ma in epoca rinascimentale fu ristrutturato.
Costruito in arenaria e mattone, faceva parte di un complesso edilizio più vasto di architettura gotica, comprendente le vie Cattedrale, Giobert, Natta e Milliavacca.
A sinistra del portone vi era una torre segnalata nella carta del Theatrum Statuum Sabaudiae del 1671.
Il piano nobile presenta presenta finestre "crociate" rinascimentali simili a quelle presenti a Palazzo Mazzola.
La casa nel XVI secolo era di proprietà della famiglia Verasis.
Nel 1620, il conte Aurelio Asinari di Costigliole d'Asti, constatò che la famiglia si sarebbe estinta a causa della presenza di solo discenti femminili.
Essendo due delle tre figlie del conte (Barbara e Camilla) monache clarisse in Asti, nel testamento del 24 maggio 1620, il conte lasciava l'intero patrimonio della famiglia alla primogenita Aurelia Ottavia , a patto che il genero assumesse nome e stemma Asinari.
Quando la primogenita si sposò con il cavaliere Giovanni Antonio Verasis di San Biagio (oggi frazione di Casteggio PV, dove si trova il castello e l'omonimo oratorio risalente al 1706, perfettamente conservati), venne investito del feudo di Costigliole d'Asti e tutti i possedimenti della famiglia Asinari.
Nel XIX secolo il conte Luigi Verasi-Asinari abbandonò il palazzo per abitare in un lussuoso palazzo a Torino.
Nel 1933 la casa che apparteneva agli eredi Guglielminetti, venne messa all'asta dal tribunale di Asti. La acquistò la Cassa di Risparmio di Asti e la donò al Comune di Asti che tuttora la utilizza come sede del conservatorio "G. Verdi".
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Verasis-Asinari