Asti fin dal Medioevo fu sede del Priorato Gerosolimitano di Lombardia, uno dei sette d'Italia (gli altri erano Barletta, Capua, Messina, Pisa, Roma e Venezia). Da esso dipendevano oltre una sessantina di ospedali e precettorie distribuiti in Piemonte, in Liguria, in Lombardia e in Emilia. Il Priore risiedeva ad Asti presso San Pietro in Consavia.
Il patriziato astigiano fu sempre attratto dall'Ordine, a conferma di ciò è la nutrita rappresentanza di astigiani fin dalla nascita dello stesso. Questo portò molti a combattere in oriente sotto l'insegna della croce ottagona.
Nel 1462, Petrino dal Ponte futuro priore di Asti, giunse a Rodi e nel 1503 venne nominato capitano della torre e fortezza del Molo di San Nicolò. È assai probabile la sua partecipazione alla battaglia di Alessandretta del 1503.
Nel 1480, nel corso dell'assedio di Rodi, morì Melchiorre Asinari, commendatore di Pancalieri; è citato anche un Filippo di Revigliasco, alchimista e studioso, morto nel 1584 convertito all'Ordine ed in odore di santità.
Nel 1565, Vasino Malabaila, comandante delle truppe del Borgo, partecipa con il Gran Maestro Jean de la Valette, alla strenua difesa dell'isola rodiana con 540 cavalieri e 1800 soldati, respingendo gli Ottomani. L'eco del Grande Assedio, unito pochi anni dopo alla partecipazione alla battaglia di Lepanto, accrescono la fama ed il prestigio dell'Ordine nell'aristocrazia europea. Questo fece sì che in più riprese prima gli Sforza e poi i Savoia cercarono di spostare il priorato in una sede più vicina alla loro influenza (Milano o Torino). Ma gli astigiani si opposero sempre fermamente, riuscendo a mantenere la sede nella loro città fino al 1799, dopo l'annessione del Piemonte alla Francia. Malta si era arresa a Napoleone nel giugno 1798.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Pietro_in_Consavia