Nel periodo monarchico dell'antica Grecia vi si riuniva il collegio delle supreme magistrature dello Stato presiedute dal re (governo dei 9 arconti), mentre intorno al 624 a.C. tale termine venne utilizzato per indicare l'assemblea degli anziani (ex arconti). La principale funzione di tale assemblea era quella di occuparsi della custodia delle leggi contro ogni violazione e della giurisdizione sui delitti di sangue. Il suo orientamento fu del tutto conservatore e la sua composizione, formata da membri provenienti dall'aristocrazia eletti per anzianità o per principi ereditari, accentuava il suo indirizzo moderato e sanciva il suo ruolo decisivo nella custodia delle leggi, della pubblica moralità e dei culti cittadini.
L'Areopago perse lentamente il controllo della vita pubblica col sorgere delle prime forme di democrazia, che si affermarono subito rispetto alle leggi arcaiche dell'arcontato, i cui membri erano addirittura eletti a vita, senza possibilità di rinnovo del consiglio. A partire dal 487 a.C. si assistette al declino dell'Areopago, grazie alla rivoluzione democratica già avviata nel 508/7 a.C. da Clistene, la cui costituzione assegnò il potere a una Boulé composta da cinquecento membri, sorteggiati da una lista di candidati delle tribù ateniesi.
Furono Efialte e Pericle nel 462/61 a limitare definitivamente i poteri dell'Areopago, che passò a occuparsi solamente dei reati relativi al sacrilegio e all'omicidio volontario. L'organismo riacquistò importanza col declino della democrazia e il sorgere della civiltà ellenistica.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Areopago