La chiesa di Santo Spirito è un luogo di culto che si trova ad Atri, ai margini del centro storico, nei pressi di Rocca di Capo d'Atri, un castello fatto costruire dagli Acquaviva e in parte distrutto durante una sommossa del popolo nel 1413.
La chiesa è nota anche come Santuario di Santa Rita, considerato il secondo centro di culto della santa dopo Cascia, città natale della santa. L'affluenza dei fedeli soprattutto nei giorni di festa 19-20-21-22 maggio è tanto dovuta ai miracoli che la santa operò ad Atri già dal XIX secolo fino ai giorni nostri.
La chiesa fu edificata a partire dalla fine del XIII secolo, ad opera degli agostiniani, che la ebbero fino al Cinquecento, quando subentrarono i francescani per un breve periodo, per poi essere affidata agli agostiniani scalzi che la ufficiarono a partire del 1698, che attuarono alcune trasformazioni. Gli agostiniani scalzi attuarono molte opere di modifica anche nel XVIII secolo, fino a quando la chiesa con l'annesso convento passarono alle monache agostiniane, che introdussero anche il culto di santa Rita da Cascia.
Soprattutto a partire dalla seconda metà del XVIII secolo, le suore modificarono completamente la chiesa, almeno fino ai primi del XIX secolo, dotandola di stucchi vetri, statue e altari. All'inizio del XIX secolo la chiesa e il convento furono abbandonati, ma gli atriani che riservavano un grande amore verso santa Rita, continuarono a curare la chiesa ed è grazie a loro che oggi la chiesa è possibile ammirarla e non ha fatto la fine di certe chiese durante il periodo napoleonico. Il convento, invece, fu trasformato in ospizio (ancora oggi lo è) per gli anziani e fu dedicato a san Liberatore. La chiesa oggi si presenta nella veste dei restauri e rifacimenti barocchi.
La facciata, che fu continuamente modificata fino all'inizio dell'Ottocento, si presenta in stile barocco, con lo stemma della morte e la scritta "Suffragio", forse in riferimento a qualche confraternita del Suffragio che vi doveva essere. Il campanile a vela è dotato di campane del XVIII-XIX secolo, che si differenzia da quelli atriani in mattoni. Il portale d'ingresso, datato 1586 ed in puro stile rinascimentale, era in realtà sulla facciata della chiesa di Sant'Antonio dei Cappuccini, chiesa già in degrado prima dei depredamenti austriaci (1707) e napoleonici (inizi del XIX secolo): le uniche cose salvatesi della chiesa sono questo portale e il dipinto Madonna con Bimbo e santi (1490) della scuola di Antonio Solario, detto "lo Zingaro".
L'interno è in stile barocco ad unica navata e dai soffitti decorati nella seconda metà del XVIII secolo pendono alcuni lampadari in vetro di Murano, opera di maestri muranesi.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_del_Santo_Spirito_(Atri)