Piazza Santo Stefano (piâza San Stêven in bolognese, detta anche "Piazza delle Sette Chiese") è una piazza di Bologna. Si tratta in realtà di uno slargo di forma triangolare della via Santo Stefano: infatti la denominazione "Piazza Santo Stefano" non compare nello stradario cittadino, per quanto sia comunemente usata dai bolognesi.
Lo slargo su via Santo Stefano era anticamente noto come Trebbo dei Beccadelli, dalla parola "trebbo" (riunione) e dal nome della famiglia Beccadelli, che lì possedeva delle abitazioni. Vi sorgeva una grande quercia, con attorno alberi e sedili dove pare si riunissero i cittadini notabili della città. A seguito della cacciata dei Beccadelli, avvenuta nel pieno delle lotte negli anni '30 del Trecento fra le fazioni guelfe degli Scacchesi (fedeli ai Pepoli) e dei Maltraversi (fedeli ai Gozzadini, fra cui i Beccadelli), la quercia secolare venne abbattuta da un certo ser Polo di mastro Schiavo Bualelli, e le case della famiglia vennero vendute.
È uno dei caratteristici scorci del centro storico di Bologna. Provenendo dalle Due Torri il fronte opposto della piazza è chiuso dal complesso della Basilica di Santo Stefano, o delle Sette Chiese.
La piazza, spesso utilizzata per manifestazioni culturali e concerti, è circondata da importanti palazzi. Guardando la Basilica, sulla sinistra abbiamo il complesso dei palazzi Isolani composti dai palazzi già Lupari e Bolognini, acquistati e uniti in tempi diversi dalla famiglia Isolani. Sulla destra invece si trovano il Palazzo Bolognini Amorini Salina, celebre per il suo fregio con teste in terracotta, e una schiera di case mercantili del XV secolo, appartenute in diversi momenti alle famiglie Beccadelli, poi Bovi e Tacconi. Dal lato sinistro è possibile raggiungere Strada Maggiore attraverso il passaggio di Corte Isolani.
La piazza è stata il soggetto della canzone "Piazza Santo Stefano" del cantante bolognese Cesare Cremonini.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Piazza_Santo_Stefano