Con il nome di Principali dimore cittadine dell'architetto Victor Horta si indica uno dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO situati in Belgio. Si tratta di quattro edifici progettati da Victor Horta, tre dei quali si trovano a Bruxelles e uno a Saint-Gilles.
Il patrimonio comprende quattro edifici.
l'Hôtel Tassel è considerato il primo esempio di Art Nouveau per il progetto molto innovativo e per i materiali usati nella costruzione e decorazione.
Si tratta di una casa divisa in tre parti. Due edifici piuttosto convenzionali in mattoni e pietre, uno sul lato della strada ed uno sul lato dei giardini, uniti da una struttura in acciaio coperta in vetro. In questa parte di casa, usata talvolta per ricevere gli ospiti, Horta mise tutte le sue capacità di decoratore d'interni. Progettò ogni singolo dettaglio: maniglie, intarsi, vetrate, mosaici sui pavimenti, ecc.
Le innovazioni introdotte in questo edificio influirono sulle successive opere di Horta.
l'Hôtel Solvay venne commissionato da Armand Solvay, figlio del ricco farmacista ed industriale Ernest Solvay. Per questo facoltoso cliente Horta spese una fortuna nell'uso di materiali preziosi. Anche per questo edificio Horta si prese la briga di progettare ogni singolo dettaglio. Vennero usati marmo, onice, bronzo, legni tropicali, ecc. Per la decorazione delle scale collaborò con il pittore Théo van Rysselberghe. Buona parte dell'"Hôtel Solvay" è rimasto intatto grazie alla famiglia Wittamer che lo acquistò nel 1950. Uno degli elementi caratteristici dell'edificio è la ringhiera in ferro e legno realizzata per la scala principale. Il metallo è modellato a formare dolci, sinuose e fantasiose curve riprese dal mondo vegetale.
L'Hôtel van Eetvelde venne costruito con l'uso visibile di materiali industriali, quali acciaio e vetro, che furono una novità nelle tecniche edilizie usate per gli appartamenti di persone famose. Venne usato acciaio anche per la costruzione della facciata. Gli interni ricevono ulteriore luce attraverso una reception centrale coperta con una cupola in vetro. Horta ampliò la casa nel 1898. Venne progettato per contenere un garage, un ufficio per van Eetvelde ed appartamenti che, comunque, avevano un'entrata separata.
Il museo Horta è dedicato alla vita e ai lavori dell'artista belga. L'edificio, in passato, è stato adibito anche a residenza e studio dall'artista (1898). Negli stupendi interni in stile Art Nouveau sono esposti in modo permanente mobili, arnesi, e oggetti progettati da Horta e dai suoi colleghi contemporanei, oltre a documenti riguardanti la sua vita.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Case_di_Victor_Horta_a_Bruxelles