Risalente almeno al IX secolo, ha subito nei secoli continue modifiche e numerosi passaggi di proprietà. Fu allungata nel Seicento e completamente rimaneggiata nel 1906, con il rifacimento della facciata a capanna. L'interno ad aula unica conserva la parte centrale di un arco di ciborio in pietra arenaria, risalente al IX secolo; al centro due pavoni, allegoria dell'immortalità dell'anima, si abbeverano alle acque che sgorgano dalla croce. Un bel polittico quattrocentesco raffigurante la Pietà tra i santi Giovanni Gualberto, Nicola, Giacomo Maggiore e Bernardo degli Uberti è attribuito a Mariotto di Cristofano. Si conserva anche una cinquecentesca Madonna con Bambino in terracotta invetriata, attribuita a Santi Buglioni.