Di fondazione prelongobarda, ma ricostruita tra l'XI e il XIII secolo, conserva un impianto romanico a navata unica. Sugli altari laterali sono due tele dell'inizio del Seicento raffiguranti la Circoncisione (1644) di Tommaso Gorini, pittore fiorentino ma influenzato dall'ambiente pisano di Paolo Guidotti, e la Vergine del Rosario (1619) di Domenico Nannoni, di chiara matrice fiorentina. Nella sagrestia è conservato una tela con San Francesco di Bernardino Santini, commissionato nel 1633 all'artista aretino assieme ad un Sant'Eleuterio, oggi perduto. Le due opere affiancavano un dipinto raffigurante la Santissima Trinità del montevarchino Michelangelo Vestrucci che lo eseguì nel 1618, oggi nei depositi della Soprintendenza di Arezzo.