La basilica Maria Santissima dell'Elemosina, meglio conosciuta come basilica Collegiata, è una chiesa tardo barocca posta lungo la via Etnea, a breve distanza dal palazzo dell'Università, a Catania, nel quartiere Basilica Collegiata - San Giuliano.
La chiesa sorge su un antico tempio pagano dedicato a Proserpina. Nei primi secoli cristiani si costruì nel sito una piccola chiesa dedicata alla Vergine Maria che in epoca bizantina era chiamata Madonna dell'Elemosina. Nel 1396 fu elevata a "Regia Cappella" in quanto molto frequentata dagli Aragonesi, padroni della Sicilia di quel tempo.
La chiesa fu ricostruita nei primi anni del XVIII secolo, come gran parte della città di Catania, distrutta dal terremoto del 1693, prima del quale l'entrata dell'edificio era nell'attuale tratto iniziale di via Alessandro Manzoni e dopo la catastrofe si decise di invertirla, facendo affacciare la chiesa in via Etnea.
Nel febbraio del 1946 papa Pio XII elevò la chiesa alla dignità di basilica minore.
Descrizione
Il progetto è attribuito ad Angelo Italia, che ribaltò l'orientamento del nuovo edificio rispetto al precedente distrutto dal terremoto, in modo da farlo prospettare sulla via Uzeda (l'attuale via Etnea), prevista dal piano di ricostruzione.
La facciata, progettata da Stefano Ittar, è un magistrale esempio di barocco catanese.
Esterno
La facciata campanile (tipica della tradizione siciliana) è su due ordini e nel primo ordine ha sei colonne in pietra, sormontate da una balaustra. Nel secondo ordine vi è un finestrone centrale ed ai lati quattro grandi statue di san Pietro, san Paolo, sant'Agata e santa Apollonia. Sul secondo ordine un elemento centrale ospita le campane.
Si accede alla chiesa mediante una grande scalinata, sulla quale, a delimitare il sagrato, è posta una cancellata in ferro battuto.
Interno
L'interno è a pianta basilicale a tre navate, delimitate da otto pilastri, e tre absidi, delle quali quella centrale è notevolmente allungata per la realizzazione del coro dei canonici, secondi per importanza solo a quelli della cattedrale.
Nella navata di destra si incontra il battistero e quindi tre altari con tele rappresentanti santa Apollonia e sant'Euplio di Olivio Sozzi e un Martirio di sant'Agata di Francesco Gramignani. In fondo alla navata è posto l'altare dell'Immacolata, protetto da una balaustra in marmo, su cui è posta una statua marmorea della Madonna.
Nell'abside della navata centrale è posto l'altare maggiore con una icona della Madonna con Bambino, copia dell'icona bizantina della Madonna detta dell'Elemosina (della Misericordia) venerata nella basilica collegiata santuario di Biancavilla (CT). Dietro l'altare maggiore è posto un organo ligneo del XVIII secolo. Lateralmente un coro ligneo con 36 stalli, e a lato due tele del pittore Giuseppe Sciuti.
Nella navata di sinistra nella parte absidale è posta la cappella del Santissimo Sacramento con altare in marmo. Proseguendo si incontrano altri tre altari con tele rappresentanti san Giovanni Nepomuceno, la Sacra Famiglia e san Francesco di Sales.
Nel 1896 Giuseppe Sciuti dipinse a fresco la volta e la cupola della chiesa con diverse immagini della Beata Vergine Maria, angeli e santi.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_Maria_Santissima_dell'Elemosina