Kato Zakros è di gran lunga il sito archeologico più interessante del comune. Si tratta di un palazzo minoico, quarto per estensione, le cui rovine si estendono sulla riva del mare, in un golfo protetto della costa orientale, ai confini con il comune di Lefki. I reperti trovati, oggetti in avorio, monete, attestano un commercio lucroso con i paesi del Vicino Oriente. Il primo palazzo fu costruito intorno al 1900 a.C. ed un altro più recente nel 1600 a.C. Fu distrutto ed abbandonato nel 1450 a.C. come avvenne per il più famoso Palazzo di Cnosso. Il palazzo di Kato Zakros era il centro amministrativo, religioso e finanziario; Intorno all'aula centrale sono stati rinvenuti le vestigia della sala dei banchetti e della sala del tesoro. La città si estendeva all'intorno. Gli scavi hanno un'estensione di 8 km.
Nella vicina "gola dei morti", percorsa dalla strada che dall'altopiano scende a Kato Zakros sono state scoperte nelle grotte dei monti circostanti tombe di epoca coeva al palazzo. Queste, come le rovine del palazzo erano state visitate dall'ammiraglio inglese Thomas Spratt nella prima metà del XIX secolo che ne lasciò un'ampia descrizione nel suo libro Viaggi e ricerche a Creta, che fu poi pubblicato nel 1853. Grazie alle sue testimonianze la scuola archeologica inglese iniziò gli scavi nel 1901 sotto la guida di D. G. Hogarth. La squadra non riuscì ad individuare il palazzo che fu trovato invece 60 anni più tardi da una missione successiva finanziata dall'americano H. Pomerance. Tutti gli oggetti rinvenuti nella zona sono esposti al museo archeologico di Iraklio.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Itanos