La concattedrale di San Giovanni Battista si trova a La Valletta, ed è la concattedrale dell'arcidiocesi di Malta.
San Giovanni Battista patrono dei Cavalieri Ospitalieri. Ordine formato da nobili provenienti dalle più importanti casate europee impegnati a proteggere la fede cattolica e l'Europa dagli attacchi dei Turchi Ottomani. I membri dell'Ordine si distinguono in Cavalieri, Cappellani e Serventi d'armi sotto l'autorità di un Principe Gran Maestro.
La costruzione dell'edificio s'inserisce nel grande contesto di fortificazioni voluto da Carlo V a difesa delle roccaforti del regno, nella fattispecie, in seguito all'abbandono del quartier generale dell'isola di Rodi da parte dei Cavalieri Ospitalieri, conseguenza dei ripetuti attacchi da parte delle armate turco-ottomane.
Dopo un breve pellegrinare l'imperatore del Sacro Romano Impero concesse all'Ordine il feudo siciliano dell'arcipelago maltese a fronte della contropartita simbolica annuale costituita da un falco ammaestrato e del potenziamento delle strutture difensive del baluardo posto strategicamente nel canale di Sicilia (21 giugno 1530). Nella nuova dislocazione i cavalieri stabilirono la loro roccaforte presso la chiesa parrocchiale di San Lorenzo di Birgu (8 novembre 1530 - ottobre 1571), la Città Vittoriosa, uno dei tre primitivi nuclei della città ubicato a sud-est del Porto Grande.
Dopo i ripetuti attacchi del corsaro Dragut (1542 e 1546), di Sinan Pascià nel 1551 e la storica vittoria sui turchi ottomani al comando di Solimano il Magnifico nel Grande Assedio del 1565, l'Ordine degli Ospitalieri continuò il rafforzamento difensivo di Malta, con l'obiettivo di trasformare la città e le isole in fortezze inespugnabili. Scartata la proposta avanzata da Jean de la Valette di costruire una grandiosa chiesa conventuale a Birgu, il completamento del Palazzo del Gran Maestro nella zona fortificata fece protendere per il raggruppamento degli edifici dell'Ordine in un sol luogo, in posizione strategica e difendibile.
Nella località denominata Piano di Valletta, ovvero sulla penisola protesa nella baia, fu individuata l'area ove far sorgere il nuovo tempio e il complesso di edifici pertinenti l'Ordine, delineando di fatto il nuovo assetto cittadino della futura capitale dello stato.
La realizzazione del progetto architettonico fu affidata a Girolamo Cassaro che in pochi anni (22 novembre 1573 - luglio 1577) per commissione di Jean de la Cassiere, edificò la chiesa conventuale dei Cavalieri dell'Ordine dell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme. Nei due secoli successivi furono loro i patrocinatori delle opere di grande valore artistico che impreziosirono l'edificio facendone l'espressione artistica più alta e maestosa del barocco in tutte le sue sfaccettature.
Il 20 febbraio 1578 la consacrazione del tempio fu presieduta dall'arcivescovo di Monreale Ludovico de Torres, sede di cui la Diocesi di Malta era all’epoca suffraganea, a causa della vacanza di quella di Malta. Al nucleo principale i vari gran maestri aggiunsero: la sagrestia (1598), l'oratorio (1603) e la loggia (1736).
Il 12 luglio 1798 con l'occupazione perpetrata da Napoleone Bonaparte nel contesto della campagna d'Egitto, il luogo di culto e le strutture inerenti l'Ordine subirono un sistematico depauperamento. Grazie alle rivolte cittadine appoggiate da Gran Bretagna e Regno di Sicilia, la città e le isole si affrancarono dall'occupazione francese. Nel 1800 l'arcipelago divenne protettorato inglese guidato da un governatore e nel 1813 colonia della Corona britannica, nonostante le rimostranze dei Borbone che rivendicavano la sovranità sull'isola.
Il 27 gennaio 1816 l'evidente supremazia di La Valletta su tutte le città maltesi, congiuntamente alla notevole influenza dei gran maestri dell'Ordine presso la Curia romana, determinarono l'elevazione della chiesa al rango di concattedrale, titolo condiviso con la cattedrale di San Paolo, storico tempio della cattedra vescovile che si trova a Mdina, la storica capitale dell'arcipelago.
Nel 1941, al culmine della seconda guerra mondiale, la concattedrale subì i gravi bombardamenti di La Valletta riportando danni alla loggia, ovvero la parte più esposta verso il cuore commerciale del centro della città.
Dal 1980 la concattedrale assieme al centro storico di La Valletta è dichiarata Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO ed è amministrata da un'apposita Fondazione creata nel 2001. Ospita eventi culturali e concerti.
La facciata è costituita da una parte centrale su due livelli parzialmente sormontata da timpano con croce di Malta sulla sommità, delimitata da torri campanarie aggettanti. I tre corpi realizzati in conci di pietra locale sono caratterizzati da lesene e paraste angolari convesse con ordini segnati da cornici marcapiano. I campanili presentano un terzo ordine sormontato da cupola, le celle campanarie sommitali mostrano grandi monofore per l'alloggiamento delle campane e balaustre sommitali. Finestrelle e bifore segnano simmetricamente l'intero prospetto, la torre destra reca tre quadranti per segnalare il giorno settimanale, l'ora e i minuti, un'ulteriore piccola torretta campanaria la distingue dalla torre diametralmente opposta.
Due nicchie incorniciano l'ingresso principale formato da due colonne tuscaniche che reggono la loggia - balcone incassata in una nicchia ad arco, luogo deputato alla presentazione del Gran Maestro neoeletto. Appena sotto la mensola di calpestio e sopra l'arco del portale sono incastonati tre stemmi e due iscrizioni marmoree rispettivamente: del promotore del progetto Gran Maestro Jean de la Cassiere, del vescovo deputato alla consacrazione Ludovico de Torres e la terza dei Cavalieri Ospitalieri, Ordine committente.
L'originale della monumentale scultura bronzea raffigurante l'immagine di Cristo Salvatore fu commissionato ad Alessandro Algardi, noto scultore barocco bolognese attivo a Roma. Il manufatto giunse a Malta nell'agosto 1639 per essere installato sul prospetto della chiesa del Salvatore affacciato sul Grand Harbour. In origine la figura reggeva con una mano un globo, mentre l'altra era atteggiata in gesto benedicente nei confronti di chi prendeva il mare o rientrava sulla terraferma. Una copia è stata collocata nel timpano della facciata, l'originale restaurato per preservarne lo stato di conservazione, è esposto all'interno del Museo.
Nella controfacciata, nel passaggio dalla sacrestia a sinistra, all'oratorio ubicato a destra, ai lati del portale sono collocati il mausoleo del Grande Maestro Marc'Antonio Zondadari e il fonte battesimale proveniente dalla chiesa di Sant'Antonio Abate detta della Vittoria, dell'Ordine gerosolimitano. Completano l'ambiente due acquasantiere in marmo nero di Venezia del 1641, manufatti donati dal Cavaliere Alessandro Zambeccari.
L'impianto dell'edificio è a pianta basilicale con una navata principale larga 15 metri per una lunghezza di 53 metri, due laterali sostenute da dodici pilastri. Lungo entrambi i lati sono dislocate le dieci cappelle intercomunicanti, otto di esse sono dedicate alle principali nazionalità e lingue parlate dei Cavalieri. Gli ambienti delle comunità francesi, italiane, tedesche e aragonesi, essendo quest'ultime le più numerose e importanti si trovano più vicino all'altare e manifestano la magnificenza dei rispettivi stati.
La decorazione della volta commissionata dai grandi maestri dell'Ordine Rafael e Nicolas Cotoner è il frutto dell'arte di Mattia Preti che la affrescò impiegando la tecnica della pittura ad olio direttamente su pietra, sfruttando la porosità della globigerina maltese. Impiegò cinque anni per affrescare, nelle sei sezioni di volta, i diciotto episodi ispirati alla vita di San Giovanni il Battista. Lo stesso artista è autore di molti dipinti e affreschi sparsi nei svariati ambienti. La grande navata centrale presenta decorazioni sontuose, un pavimento costituito da un'ininterrotta sequenza di oltre 400 pietre tombali in marmi policromi ove lo stesso pittore riposa sotto una di esse.
Gli episodi salienti della vita del Battista si riassumono: Annuncio della nascita del Battista, Zaccaria uscito dal tempio perde la parola, Zaccaria riferisce ad Elisabetta l'annuncio dell'angelo, Visitazione della Vergine a Sant'Elisabetta, Soggiorno della Vergine Maria da Sant'Elisabetta, Nascita di Giovanni, Circoncisione di Giovanni Battista, Elisabetta chiama il suo bambino Giovanni, Conferma del nome da parte di Zaccaria, Giovanni nel deserto, Le predicazioni di Giovanni nel deserto, Il Battesimo di Gesù nel fiume Giordano, Giovanni Battista rivela la sua missione, Giovanni rende la sua testimonianza a Gesù, La cattura e prigionia di Giovanni, Salomè e la Danza dei Sette Veli, La decapitazione del Battista, La vendetta di Erodiade.
Il Trionfo dell'Ordine di San Giovanni nel lunettone, Santa Elisabetta e San Zaccaria nella controfacciata completano il vasto ciclo realizzato negli anni 1661 - 1666.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Concattedrale_di_San_Giovanni