Il Cafè La MaMa è un teatro di tipo Off-Off-Broadway fondato nell'ottobre del 1961 da Ellen Stewart, così chiamato su suggerimento di alcuni artisti, suoi amici, in riferimento a lei e alla sua personalità calorosamente materna. Nasce in un piccolo scantinato al numero 321 della Nona Strada, nel Lower East Side, a New York.
A cavallo degli anni '50 e '60 intorno alla Grande Mela confluisce un crescente dissenso intellettuale che favorisce l'emergere di nuovi spazi di aggregazione. Importanti motivi di contestazione come la guerra in Vietnam, la legalizzazione della marijuana, la liberalizzazione dei costumi sessuali, il femminismo, il movimento hippy, ecc. vengono coniugati con istanze artistiche: poetiche, musicali e teatrali.
In questo contesto numerosi piccoli locali aprono i battenti per consentire la sperimentazione underground di nuovi linguaggi e per rispondere a bisogni di espressione e partecipazione a lungo soffocati dalla civiltà del benessere statunitense. Il Greenwich Village, con il suo caotico tessuto urbano, crocevia di svariate etnie di immigrati, diviene ben presto sede privilegiata di una controcultura che spazia in tutte le arti, fucina di nuovi movimenti ed idee. Caratteristiche che tutt'oggi conserva.
Quattro piccoli locali, da allora in poi denominati teatri Off-Off-Broadway, nascono a Manhattan tra il Greenwich Village e l'East Village con il preciso intento di dar voce a testi mai ascoltati e di dare visibilità agli emarginati del sistema dello spettacolo, artisti in fuga dalla società conformista, strutturalmente diversi dai colleghi inseriti nel consueto sistema professionistico. I quattro spazi sono: il Cafè La MaMa, il Caffè Cino, il Judson Poets Theatre e il Theatre Genesis.
Due scantinati e due chiese. La MaMa è l'unica realtà attualmente ancora in vita.
Ellen non sa nulla di teatro. È una stilista di moda arrivata a New York nel 1950 per studiare design; a Chicago, dove viveva, non era consentito ai neri frequentare scuole di design.
In breve tempo le sue creazioni ottengono un discreto successo e per circa 10 anni lavora come fashion designer per Saks Fifth Avenue e per altri grandi magazzini.
Nell'ottobre del 1961, insoddisfatta della propria vita, decide di mettersi in proprio; ha bisogno quindi di un luogo dove lavorare ed esporre i propri modelli. Tra gli amici più stretti conta due drammaturghi, Paul Foster e Fred Light, (suo vicino di casa a Chicago), entrambi alla continua ricerca di spazi dove sperimentare e rappresentare nuove pièce. Ellen intuisce che aiutando loro potrebbe aiutare anche se stessa; risponde quindi rapidamente ad un annuncio: "affittasi cantina", al 321 della Nona Strada a Manhattan.
Lo scantinato affittato per 50 dollari al mese è solo una piccola stanza quadrata di circa 6 x 6 m., con una pedana di legno in centro e tavolini disposti intorno su tre lati, capienza circa 25/30 persone. Di giorno Ellen disegna, progetta e realizza abiti, li espone come fosse in una boutique; di notte gli amici autori sperimentano nuovi testi, li leggono e li sottopongono alla pratica scenica per un ristretto numero di persone, come in un teatro.
Ben presto l'attività attira l'interesse e la partecipazione di altri autori e altri teatranti, tanto che, dopo qualche mese, il gran via vai di gente bianca, che va in visita da una donna nera, allarma gli altri inquilini dello stabile che in poco tempo ottengono un provvedimento di sfratto per prostituzione.
Casualmente, l'ispettore che viene per ispezionare il locale è un ex attore, appassionato di teatro; suggerisce ad Ellen di chiedere una licenza per ristorante/caffetteria, molto più facile da ottenere di una licenza per teatro.
Quindi, La MaMa diventa Café La MaMa: l'ingresso è libero, gli spettatori vengono reclutati di volta in volta nelle strade circostanti; vengono serviti dolci e caffè; eventuali compensi per attori e registi provengono dal "passaggio del cappello" fra i presenti. La ristrettezza del luogo e la conseguente impossibilità di rappresentazione secondo canoni tradizionali, influenza i nuovi drammaturghi che modificano la loro composizione stilistica del dramma a favore di una tipologia di scrittura marcatamente performativa. Gli allestimenti sono realizzati in pochissimo tempo e presentati dal venerdì al sabato, la regia spesso è assente, gli autori/attori stessi sperimentano testi e pratica scenica contemporaneamente. La forma più comune di scrittura drammaturgica è l'atto unico.
La vita per La MaMa non è comunque facile; superati i problemi relativi ad un supposto bordello, si susseguono problemi di agibilità e di messa in sicurezza del locale; molte volte l'attività sarà sospesa e il teatro chiuso su intervento improvviso dei vigili del fuoco o della polizia. Ellen Stewart viene più volte arrestata.
Dopo nove mesi dall'apertura si trasferisce alcuni isolati più in là, al numero 82 della Second Avenue. Una stanza più grande accoglie la piccola comunità di artisti: soffitti più alti e una pedana di 15 x 6 m.
Ellen stessa spesso spazza il marciapiede di fronte al teatro e sostiene la sua famiglia di artisti, i suoi figli, come lei stessa li chiama, con i soldi che continua a guadagnare disegnando e realizzando abiti.
Nel novembre del 1964, alla fine di uno spettacolo, Ellen chiede agli spettatori di prendere ognuno la propria sedia e qualcos'altro, e di portarsi al numero 122 della Second Avenue, secondo piano. La MaMa sta di nuovo traslocando.
Il nuovo spazio è un loft di 23 x 8 m., molto più ampio e flessibile degli altri; consente di destinare una stanza ai camerini, assenti fino ad ora, e di continuare a proporre il servizio di ristorazione. Conta 74 posti a sedere, ma ben stipati arrivano anche a 115.
Ellen desidera presentare sempre nuovi testi, almeno uno ogni settimana. Durante questo periodo drammaturghi come Lanford Wilson e Sam Shepard si uniscono al gruppo.
Nel 1964 il Cafe La MaMa viene trasformato in La MaMa Experimental Theatre Club, o La MaMa ETC. Il cambiamento di status è necessario: diventare club per soli soci dovrebbe contenere l'intolleranza dell'establishment verso il Cafè, ed evitare le continue incursioni dei Vigili del fuoco, dell'Ufficio Igiene e dell'Ufficio licenze, spesso contattati dal vicinato. A questo proposito inizia un altro rituale: Ellen si siede fuori sui gradini del teatro durante le recite per assicurarsi che le autorità civili non interrompano lo spettacolo.
Ellen Stewart protegge in tutti i sensi i giovani drammaturghi, crede che abbiano bisogno di esplorare senza il timore delle critiche all'inizio della loro carriera. La MaMa è un luogo pensato per loro, un ambiente educativo dove possono lavorare e crescere, un'attraente tela bianca dove può confluire tutto il fermento alternativo del teatro internazionale degli anni '60 e '70.
In questa terza sede Ellen comprende come l'entusiasmo per la sola sperimentazione possa a volte portare ad allestimenti scadenti da un punto di vista formale, tanto da rendere meno efficace la scrittura stessa, mentre una costante collaborazione tra scrittura scenica e il contributo del regista sembra stimolare e arricchire il lavoro creativo.
Così, dopo l'allestimento di The maids di Jean Genet realizzato da Tom O'Horgan, Ellen chiede al regista di rendere stabile la sua presenza all'interno del teatro e di individuare un gruppo con cui lavorare con continuità. O'Horgan avvia un laboratorio permanente di attori chiamati La MaMa Troupe, che sviluppano il lavoro drammaturgico messo a disposizione da Paul Foster e da altri giovani autori. L'esperienza di La MaMa Troupe inaugura il sistema delle residenze all'interno del teatro, sistema che vedrà più formazioni, anche affiancate contemporaneamente, realizzare alcune delle produzioni più significative del gruppo.
Tom O'Horgan rimarrà alla direzione artistica fino al 1970, quando la direzione dei musical Hair e Jesus Christ Superstar, lo sposteranno su altri progetti.
Con l'aiuto economico di 25.000 dollari da parte della Fondazione Ford, nel 1969 La MaMa può acquistare e trasferirsi nella sede attuale, al 74A East 4th Street. Questo nuovo edificio conta quattro piani. Due vengono destinati a sale teatrali (una da 100 posti e un teatro-cabaret flessibile chiamato Club da 75 posti), il terzo a botteghino, uffici amministrativi e archivio, il quarto e ultimo piano è l'appartamento di Ellen.
Nel 1970 si aggiunge uno spazio laboratoriale al numero 47 della Quinta Strada, conosciuta come Great Jones Street. Diviene un luogo di incontro e di ricerca per artisti con esperienze molto diverse alle spalle, distanti dal punto di vista culturale ed etnico. Qui Andrei Sęrban, avendo sostituito O'Horgan alla direzione artistica, forma un nuovo gruppo stabile chiamato Great Jones Repertory Company.
Nel 1974 la società acquisisce un terzo stabile, un ex studio televisivo, al numero 66 in fondo alla stessa strada; comunemente chiamato Annex, comprende uno spazio teatrale flessibile da 299 posti e, al piano superiore, un dormitorio per gli artisti ospiti. Nel novembre 2009, in occasione del 90º compleanno di Ellen, questa sede sarà ufficialmente ribattezzata Ellen Stewart Theatre.
Attualmente l'edificio sulla 47ª Great Jones Street racchiude una galleria d'arte, sale prova e un vasto archivio sulla storia del teatro Off Off Broadway.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Caf%C3%A8_La_MaMa