Il Chrysler Building è un grattacielo in stile art déco della città di New York, situato nell'East Side del quartiere Midtown del distretto di Manhattan, all'angolo tra la 42ª Strada e Lexington Avenue.
Considerato uno dei maggiori simboli della città, venne costruito per ospitare la sede della casa automobilistica Chrysler e, con i suoi 319 metri di altezza, è stato il grattacielo più alto del mondo fra il 1929 e il 1931, quando venne superato dall'Empire State Building. Dal 1976 risulta iscritto al National Historic Landmark Program come monumento nazionale.
A seguito di vari passaggi di proprietà, dal 2008 al 2019 è stato gestito da due società immobiliari, la Abu Dhabi Investment Council e la Tishman Speyer Properties. Nel marzo del 2019 è stato reso noto che le società immobiliari RFR Holding e Signa Holding hanno acquistato l'edificio con l'intenzione di ristrutturarlo e convertirlo parzialmente in albergo.
Per comprendere appieno la sfida che portò alla realizzazione del Chrysler Building bisogna sapere che la grande esplosione demografica che visse New York nei primi anni del Novecento la portò a raggiungere gli otto milioni di abitanti e pertanto a superare l’area metropolitana di Londra, fino ad allora considerata la più estesa e popolosa al mondo.
Grazie anche alle favorevoli condizioni geologiche dell’isola di Manhattan, ne consegue che tra il 1908 e il 1974 New York divenne il luogo dove vennero realizzati i primi grattacieli più alti del mondo e ciò favorì una costante competizione che coinvolse svariati committenti e architetti.
Il progetto originale del grattacielo fu realizzato nel 1927 da William Van Alen per il senatore William H. Reynolds, già fondatore di Dreamland, lo storico parco di divertimenti di Coney Island. Egli, con l'intenzione di investire nella costruzione di un grattacielo da primato, già nel 1921 aveva acquistato i diritti di edificazione di un terreno trapezoidale di circa tremila metri quadri in Lexington Avenue dalla Cooper Union Science and Art School che lo aveva ricevuto in dono nel 1902.
William Van Alen era uno dei più affermati architetti di New York, già noto per la realizzazione dell’Abermale Building affacciato su Broadway, progettato in collaborazione con il suo socio Craig H. Severance. I due in seguito si separarono a causa di dissapori personali e ciò contribuì profondamente ad accrescere il loro reciproco sentimento di competizione professionale.
I primi disegni di quello che inizialmente fu nominato Reynolds Building prevedevano un’altezza di cinquantaquattro piani, che già lo avrebbe reso l’edificio più alto della città; tuttavia il progetto non convinse completamente Reynolds specialmente per l'inedita sommità caratterizzata da una sorta di cupola e quindi Van Alen dovette ridisegnarla più volte prima di ottenerne l'approvazione dal committente. Altre modifiche al progetto vennero attuate anche per il numero di piani, che venne portato a sessantatré.
Nell'aprile del 1928 Reynolds firmò un contratto di locazione del terreno per la validità di sessantasette anni e, dopo aver concordato con Van Alen le ultime modifiche al progetto, il 19 settembre successivo iniziarono le operazioni di scavo; tuttavia poco tempo dopo Reynolds decise di non proseguire più con la realizzazione dell'edificio e i lavori si interruppero.
Soltanto il 15 ottobre successivo Reynolds vendette il progetto e i diritti di edificazione e locazione del terreno a Walter P. Chrysler, che era alla ricerca di una prestigiosa sede per la propria industria automobilistica fondata nel 1925 e che in pochi anni era già diventata il terzo produttore di automobili degli Stati Uniti dopo Ford e General Motors.
L'accordo stipulato tra Reynolds e Chrysler fu di due milioni di dollari e prevedeva anche la demolizione di quanto realizzato fino a quel momento, poiché non compatibile con le varianti al progetto che lo stesso Chrysler chiese a Van Alen per realizzare un edificio più alto e avveniristico. I lavori di smantellamento furono eseguiti dalla Goodwin Construction Company e vennero completati il 9 novembre 1928.
Chrysler si appassionò presto all'idea del nuovo grattacielo come sede della propria azienda e anch'egli chiese ulteriori modifiche al progetto specialmente per la parte sommitale, la cui cupola continuava a non convincerlo. A seguito di non poca insistenza Chrysler ottenne che la sommità fosse ridisegnata ed entrambi convennero che l'acciaio cromato sarebbe stato il materiale migliore per realizzarla, coerentemente con lo stile art déco. Anche l’altezza fu ulteriormente modificata, raggiungendo la quota definitiva di 77 piani, comprendendo anche quelli all’interno della cuspide completamente ridisegnata. Tuttavia il committente insistette anche per realizzare un apparato decorativo costituito da simboli e allegorie volte a evocare le automobili Chrysler. Infine, Walter P. Chrysler si fece progettare anche alcuni appartamenti privati ai piani alti dell'edificio.
L'importo del progetto finale, comprensivo di ogni variante e con l'obiettivo segreto di diventare il primo edificio più alto del mondo, raggiunse la considerevole cifra di quattordici milioni di dollari, che Walter P. Chrysler finanziò interamente con suoi fondi personali, pertanto l'edificio non appartenne mai alla Chrysler Corporation.
Il cantiere riprese a lavorare a pieno ritmo alla costruzione dell’edificio il 21 gennaio 1929 e il 27 marzo la Carnegie Steel Company installò le prime travi di acciaio della struttura, il cui completamento proseguì senza più soste con una media di quattro piani a settimana e senza registrare decessi di addetti ai lavori per tutta la durata del cantiere.
Il 16 ottobre 1929 la struttura metallica del nascente edificio venne completata e superò il Woolworth Building divenendo ufficialmente la più alta struttura al mondo, superando anche la Torre Eiffel che fino ad allora ne deteneva il primato. Tuttavia a competere con Van Alen per contendersi il primato di edificio più alto del mondo c'erano anche John W. Cross che aveva progettato il General Electric Building e, soprattutto, l’ex socio Craig Severance, autore del grattacielo della Manhattan Bank che stava sorgendo al numero 40 di Wall Street; Severance in pochi giorni progettò una variante che fece aggiungere due piani a questo grattacielo, rivendicando così il titolo di edificio più alto del mondo.[N 1]
Tuttavia, in gran segreto, Van Alen aveva già preparato una sua astuta rivincita ottenendo il permesso di costruire l'imponente cuspide realizzata in acciaio inossidabile. Dapprima trasportata nell’edificio smontata in quattro sezioni, la cuspide venne assemblata con grande discrezione all’interno del sessantasettesimo piano e, il lunedì 24 ottobre del 1929, appena un giorno prima dello storico crollo della borsa di Wall Street, venne eretta in circa novanta minuti mentre Van Alen e Walter P. Chrysler assistevano alle operazioni dalla strada sottostante. Fu così che, con il montaggio finale del poderoso pennone che sovrasta la cuspide, il Chrysler Building fu completato superando ogni altro edificio della città e rendendolo il grattacielo più alto del mondo, nonché il primo a superare i trecento metri di altezza.
Il grattacielo più alto del mondo aprì al pubblico il 27 maggio 1930 e con esso anche i nuovi uffici aziendali e il grande salone espositivo situato al piano terra, dove venne esposta tutta la gamma delle vetture Chrysler. La cerimonia di inaugurazione venne tenuta alla presenza di Walter P. Chrysler, William Van Alen e del Governatore dello stato di New York; entro il giugno successivo i locali rimanenti dell'edificio furono dati in locazione per il 65% ed entro agosto risultarono completamente affittati. Oltre a ospitare gli uffici e il più grande autosalone della Chrysler, l'edificio fu presto occupato anche da altre attività commerciali tra cui la Texaco e l'emittente televisiva Channel 2, che ebbe la sede dei suoi studi all'ultimo dei sette piani della cuspide d'acciaio fino ai primi anni cinquanta, quando trasferì l'attività nel vicino Empire State Building.
Purtroppo la soddisfazione di Van Alen per il primato raggiunto era destinata a durare assai poco, poiché entro l'anno successivo il vicino Empire State Building, che secondo il progetto originale vedeva superare il Chrysler Building soltanto di pochi metri, subì un'ultima variante in corso d'opera che lo portò a contare oltre venti piani in più e un'altezza finale di 381 metri.[N 2] La perdita di questo primato fu altresì resa più amara da Walter P. Chrysler, che si rifiutò di pagare il cospicuo saldo della parcella di Van Alen che, come era consueto per l'epoca, ammontava al 6% dell'importo complessivo dei lavori. Questa disputa in seguito innescò una lunga battaglia legale tra Van Alen e Walter P. Chrysler, che tuttavia vide uscirne l'architetto vincitore vedendo condannare Walter P. Chrysler a riconoscergli la somma di 840.000 dollari.
Malgrado la perdita di questo primato il Chrysler Building fu comunque il secondo edificio più alto della città per svariati anni e divenne uno dei più caratteristici elementi architettonici del panorama cittadino, nonché uno dei più eminenti esempi di architettura art déco.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Chrysler_Building