Villa Paganini, già Villa Gaione, è un edificio in stile neoclassico situato all'interno di un ampio parco all'inglese in strada Gaione 31 a Gaione, frazione di Parma; costituisce la sede dell'Istituto San Giovanni Battista.
La villa fu edificata tra il 1820 e il 1825 quale residenza di villeggiatura del conte Giuseppe Castellinard, che a causa del debiti contratti fu costretto nel 1826 a metterla in palio al "Lotto di Villa Gaione", che vinse lui stesso.
La lotteria non fu tuttavia sufficiente a risolvere la grave situazione economica, tanto che nel 1833 la tenuta, comprendente anche le scuderie e un grande parco di oltre 30 ettari con lago, fu messa in vendita e acquistata per 316 802,78 lire da Niccolò Paganini, che si impegnò anche a pagare i creditori del precedente proprietario. Conclusi i lavori di ampliamento e arredo, il violinista, che intendeva passarvi i periodi di riposo tra una tournée e l'altra, vi trascorse solo pochi anni prima di morire a Nizza nel 1840.
Ereditata dal figlio Achille, la villa, pressoché inalterata rispetto alle origini, fu poi alienata nel 1931 dal nipote Abramo al conte Ernesto Lombardo, che la donò ad Antonietta Capelli, fondatrice dell'Istituto San Giovanni Battista. L'ente religioso la trasformò nella propria sede, oggi utilizzata anche per ospitare convegni e concerti.
L'ampio parco si sviluppa nella fascia compresa tra la stretta strada Gaione a est e il torrente Cinghio a ovest, confinando a nord con la pieve dei Santi Ippolito e Cassiano; la villa e i due simmetrici fabbricati delle ex scuderie, posti ai lati della corte a sud, si trovano nella zona meridionale del giardino.
La grande villa si sviluppa su una pianta rettangolare, con ingresso principale sul lato nord, ortogonalmente al vialetto d'accesso su strada Gaione.
La lunga e simmetrica facciata principale, interamente intonacata, si innalza su tre livelli fuori terra; al centro aggetta un portico a tre arcate a tutto sesto, retto da due massicci pilastri in finto bugnato alle estremità e da due coppie di colonne sormontate da capitelli dorici nel mezzo; le finestre, delimitate da cornici, sono sovrastate al piano nobile da frontoni triangolari; a coronamento si sviluppa il cornicione con modiglioni.
Analoghi motivi decorativi sono ripresi anche nei simmetrici prospetti laterali.
All'interno al piano terreno è collocato il Salotto Rosso, utilizzato da Niccolò Paganini per suonare al violino i suoi Capricci. Vi si trovano inoltre una cappella, una sala conferenze e numerosi altri ambienti adattati alle esigenze dell'ente religioso.
L'ampio parco pianeggiante, ricchissimo di piante, è rappresentato oggi da una piccola parte dell'enorme tenuta ottocentesca di oltre 30 ettari. In origine a nord della villa, di fronte al portico d'ingresso, si trovava un laghetto, successivamente prosciugato, alimentato dal vicino torrente Cinghio e popolato da pesci e anatre; nei dintorni si estendeva inoltre un fitto bosco, abitato da cervi e caprioli.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Villa_Paganini
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Villa_Paganini