La Chiesa di San Fiorenzo è un edificio religioso di Perugia ubicato nel borgo di Porta Sole in via Alessi. È stato affidato in comodato d'uso dalla diocesi di Perugia alla rappresentanza rumena della chiesa ortodossa presente in città.
L'ex monastero di San Fiorenzo è stato demanializzato nel periodo post unitario e adibito a scuole, ha ospitando il Liceo Scientifico G. Alessi e in anni più recenti L'UNITRE Università della Terza Età. Attualmente è sede della “Casa della Cultura e dell'Associazionismo”, titolare dell'immobile è il Comune di Perugia.
Il sito fu sede prima dei Benedettini, che rimasero a San Fiorenzo fino all'X sec. Poi successero i Cluniacensei nel X sec., I Camaldolesi nel 1012, i Cistercensi dal 1112 al 1444 e infine dal 1444 al 1968 i Serviti.
Una prima chiesa dedicata al Santo è segnalata fin dall'VIII secolo, sorgeva al di fuori della cinta muraria etrusca, era costruita in stile romanico con copertura a capriate, e presbiterio rialzato, aveva l'ingresso da via Bonaccia e si sviluppava sull'attuale transetto. Una torre medievale è stata riutilizzata come campanile.
L'intervento del XIII-XIV sec. cambiò l'orientamento della chiesa e gli dette una impronta gotica, di cui restano ancora delle strutture a sesto acuto. La facciata era completamente diversa, vi era un doppio portale d'ingresso analogo a quello di S. Maria di Monteluce e di S Agostino, con grande rosone e una loggetta tra il portale e il rosone . Dal 1471 al 1515 furono effettuate altre trasformazioni dai Servi di Maria e fu costruita la volta in sostituzione delle capriate. Nel 1560 fu sistemato il chiostro con l'ingresso a sinistra della chiesa come lo vediamo oggi.
Tra il 1763 e il 1770 la chiesa fu completamente trasformata, anche nella facciata, nelle forme che vediamo oggi, su progetto di Pietro Carattoli . La ristrutturazione in stile barocchetto (anticipazione dello stile neoclassico) ha inteso portare il valore della simmetria e della razionalità, in sostituzione della provvisorietà e casualità data dalle continue aggiunte e trasformazioni avvenute nei secoli. Si è voluto riportare l'ordine, eliminando la misteriosità degli anfratti e delle sovrapposizioni .. Inoltre sul finire del XVIII è stata arricchita da altari con altorilievi in stucco di Benedetto Silla e Carlo Nottari. L'intervento costò molto ai Serviti tanto che per affrontare le spese, furono costretti a vendere anche un'opera di Raffaello.
All'interno vi si conservano affreschi staccati, il più antico "Cristo Pantacrator" è del XIII sec.c. , inoltre una Madonna del latte del XIV ed altre opere appartenenti alla antica decorazione della chiesa. Nel primo altare destro è una tela di Francesco Appiani(XVIII sec.) raffigurante San Pellegrino sostenuto da un angelo e il Beato Giovanni Porro; addossato al dipinto è un Crocifisso ligneo.
Un'altra opera di Francesco Appiani Il prodigio dell'Ostia eucaristica di S.Giuliana Falconieri è collocata all'inizio della navata sinistra . Nel transetto sinistro è il monumento funebre del grande architetto perugino Galeazzo Alessi, ivi sepolto nel 1572 nella tomba di famiglia, inoltre è una tela del XVIII sec. di Francesco Silva raffigurante La vergine e i fondatori dell'Ordine dei Serviti. Nel sinistra Al centro del presbiterio entro una nicchia, è l'immagine della Vergine con bambino (XIV) proveniente dal vicolo della Madonna, qui collocata nel 1770. Notevole è l'organo Morettini del Seicento.
In sacrestia è un ciclo di affreschi manieristici con le storie di San Fiorenzo di Antonio Maria Fabrizi e Matteuccio Salvucci. In questo artista dai tratti caricaturali, sono presenti influssi di maestri “espressionisti” nordici penetrati anche localmente tramite le opere grafiche di Hendrick Goltzius e di altri maestri del bulino .
Sono distinguibili inoltre delle strutture medievali della precedente chiesa trecentesca.
l chiostro di libero accesso, da via della viola 1, è in forme rinascimentali, con colonne in travertino; è ancora visibile una meridiana con la data del completamento dell'opera (1560).
Al centro è una magnifica conifera quasi centenaria : il Cedro dell'Atlante di 15 m. di altezza .
Erano nella chiesa un Gonfalone di Benedetto Bonfigli (XV sec.), trasferito recentemente al Museo Capitolare; la Madonna Ansidei di Raffaello venduta nel 1746 dai Serviti è ora alla National Gallery di Londra. Al suo posto nel secondo altare della navata destra è una copia di Nicola Monti (XVIII sec.).
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_ed_ex_monastero_di_San_Fiorenzo