Il MAR - Museo d'arte della città di Ravenna è un museo sito in Ravenna. Si trova all'interno del complesso monumentale della Loggetta Lombardesca che prende il nome dalla loggia cinquecentesca.
Realizzato agli inizi del XVI secolo, il chiostro dell'abbazia della basilica di Santa Maria in Porto prende il nome dalla Loggia del Giardino, meglio conosciuta come Loggetta Lombardesca, dalle maestranze campionesi e lombarde che vi lavorarono sotto la direzione di Tullio Lombardo.
Dell'edificio originario, che dall'età delle soppressioni napoleoniche ha subito più volte riconversioni d'uso sino al restauro degli inizi degli anni '70 del Novecento, rimane il chiostro dalle proporzioni rinascimentali, l'impianto degli spazi e l'elegante loggia a cinque archi, divenuta il simbolo e l'emergenza monumentale dell'intero complesso.
Solo la facciata adiacente al lato dei giardini pubblici risulta parte della struttura originaria. La loggia, in perfetto stile ravennate del XVI secolo, presenta due ordini di colonne con capitelli lombardeschi che sostengono a loro volta gli archi finemente decorati da lapicidi lombardi e campionesi.
L’insegna araldica dei Canonici di Porto, un castello sormontato da tre torrette, datata 1503, anno di inizio della costruzione, ricorre spesso ovunque nel quadriportico all’interno del complesso. Le maestose cancellate che sigillano la loggia inferiore furono realizzate nel 1907 dal Sangiorgi, mentre la porta d’ingresso smontata e trasportata al Museo Nazionale di Ravenna in seguito alle demolizioni del 1885, oggi è rimasta inclusa tra la chiesa e la loggetta.
Intorno agli anni Settanta, vengono trasferite in questa sede la Pinacoteca comunale e l’Accademia delle belle arti che fino ad allora erano state ospitate dal monastero Classense e dal Museo di scienze naturali.
Nel 1999 vengono acquisiti nuovi spazi, per permettere una più ampia risistemazione delle collezioni recuperando nuovi luoghi destinati alle attività espositive.
La Loggetta Lombardesca ospita il Museo d'arte della città di Ravenna, istituito nel 2002 dal comune di Ravenna, già Pinacoteca Comunale di Ravenna.
Il museo conserva un significativo nucleo di più di trecento opere dal XIV al XX secolo, di grande interesse per la documentazione dello scenario artistico romagnolo in relazione agli influssi e alle presenze provenienti dagli ambiti veneti, emiliani e ferraresi, senza trascurare i dipinti su tavola del XIV e del XV secolo di Lorenzo Monaco, Taddeo di Bartolo, Antonio Vivarini, come pure la significativa presenza di Giorgio Vasari a Ravenna nel 1548 documentata dal Compianto su Cristo deposto dalla croce, oppure i dipinti di celebri pittori del Seicento tra cui Guercino e Carlo Cignani, fino alla lastra funebre di Guidarello Guidarelli, opera di Tullio Lombardo.
Il patrimonio artistico si forma per lo più nel 1829, contestualmente alla nascita dell'Accademia di Belle Arti, attorno ad un primo nucleo di opere provenienti dalle corporazioni religiose soppresse e in seguito arricchito da doni, lasciti e acquisizioni che hanno incrementato il patrimonio della Galleria dell'Accademia e che hanno conosciuto un importante momento di riordino e una fondamentale indagine conoscitiva tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, grazie agli interventi museografici di Corrado Ricci.
Le collezioni si sono arricchite di opere contemporanee, a partire dagli anni ottanta del '900, quando l'attività espositiva rivolta all'arte contemporanea ha permesso l'acquisizione di opere a documentazione della mostra. Con opere che vanno dal paesaggio neoclassico di Giambattista Bassi al purismo toscano di Antonio Ciseri, fino alle testimonianze già simboliste di Vittorio Guaccimanni e di Domenico Baccarini. Centrale, nella raccolta contemporanea, un nudo femminile di Gustav Klimt. Il secondo Novecento è documentato da un nucleo di opere di area informale, cui fanno seguito alcuni nomi di spicco della pop art romana come Mario Schifano e Tano Festa, per proseguire con i protagonisti della corrente astrattista e di orientamento analitico come Luigi Veronesi, Alighiero, Claudio Olivieri, Enrico Castellani, Giorgio Griffa, fino a Aldo Mondino e Maurizio Cattelan.
Fra le opere musive esposte al museo il nucleo più significativo è composto da una serie di 20 mosaici, corredati dai cartoni preparatori, realizzati per una esposizione che ebbe luogo a Ravenna nel 1959. All'iniziativa aderirono tra gli altri Marc Chagall e Georges Mathieu, Renato Guttuso, Afro Basaldella e Mirko Basaldella, Corrado Cagli, Giuseppe Capogrossi, Bruno Saetti, Renato Birolli, Giuseppe Santomaso, Emilio Vedova, Mattia Moreni, Antonio Corpora, Mario De Luigi e Massimo Campigli.
A questa storica raccolta si aggiungono altri mosaici contemporanei, traduzioni in mosaico da opere di Mimmo Paladino, Giosetta Fioroni, Balthus e Michelangelo Antonioni, Luigi Ontani e Eugenio Carmi, ma anche lavori realizzati dagli stessi artisti come Vedova, Marco De Luca, Marco Bravura, Germano Sartelli, Paolo Raccagni, Francesca Fabbri, Luca Barberini, CaCO3 e tanti altri. La collezione è in costante espansione, anche grazie al concorso internazionale biennale GAEM – Giovani Artisti e Mosaico.
Il CIDM - Centro internazionale di documentazione sul mosaico è una sezione del MAR nata per promuovere la ricerca, lo studio e la valorizzazione del mosaico.
Il Museo d'arte della città di Ravenna promuove e ospita frequenti esposizioni temporanee, eventi dedicati ai giovani artisti come Critica in Arte e GAEM – Giovani Artisti e Mosaico, mostre antologiche, cicli dedicati ai grandi critici e storici dell'arte e mostre di valorizzazione delle collezioni del Museo.
Attualmente il patrimonio della biblioteca consta di circa 5.000 volumi rintracciabili on line nel Servizio bibliotecario nazionale (SBN) riferibili principalmente a cataloghi di esposizioni permanenti, temporanee e di collezioni private, monografie di artisti, conservazione e restauro delle opere d'arte e periodici d'arte. Sono consultabili anche alcune di tesi sul patrimonio artistico locale.
La sezione didattica del museo offre numerosi percorsi tematici progettati per le scuole e per le diverse fasce di età dei partecipanti. Ogni incontro è articolato in un percorso guidato nelle sale espositive per proseguire poi nel laboratorio didattico dove poter sperimentare, sotto la guida di operatori esperti, le tecniche e le idee dell'arte.
Alle famiglie è invece dedicato l'appuntamento "Genitori & bambini", durante il quale genitori e bambini insieme possono realizzare, sotto la guida di esperti operatori, le loro originali opere d'arte ispirandosi alle creazioni degli artisti.
Per gli adulti sono invece disponibili i classici appuntamenti di visita guidata.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Museo_d'arte_della_città_di_Ravenna
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Museo_arte_della_cittā_di_Ravenna