Spello fu fondata dagli Umbri per poi essere denominata Hispellum in epoca romana; fu poi iscritta alla tribù Lemonia. Successivamente dichiarata "Colonia Giulia" da Cesare e "Splendidissima Colonia Julia" da Augusto, poiché lo supportò nelle guerra di Perugia; dopo la vittoria di Augusto, lui stesso cedette a Hispellum buona parte dei territori governati da Perusia e il dominio della città spellana si estese fino alle sorgenti del Clitunno, che erano prima sotto il possesso di Mevania. Più tardi fu chiamata "Flavia Costante" da Costantino. L'antica Spello era considerata una delle più importanti città nell'Umbria romana.
I resti della cinta muraria, molto più ampia in passato di quanto possiamo ammirare oggi, attestano la grandezza che ebbe la città, così come i resti archeologici che la circondano. Devastante per Spello fu la discesa in Italia dei Barbari che la ridussero da una popolosa città in una povera borgata. In età longobarda e franca fece parte del ducato di Spoleto, per poi passare al Papato. La cittadina tuttavia, memore della prosperità e della relativa autonomia di cui godeva in epoca romana, non tardò a divenire libero Comune con proprie leggi. Nel 1516 il comune fu infeudato dal papa alla famiglia perugina dei Baglioni cui appartenne fino al 1648.
Nel IV secolo Spello fu sede vescovile e nell'Alto Medioevo, con altre diocesi vicine e in seguito soppresse, fece parte per molto tempo della vasta diocesi di Spoleto. Dal 1772 Spello è invece integrata nella diocesi di Foligno.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Spello