Il Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti è un teatro all'italiana che si trova a Spoleto; dal 1947 è una delle sedi dell'attività del Teatro lirico sperimentale. Inaugurato nel 1864 su progetto di Ireneo Aleandri, è stato sottoposto a successive ristrutturazioni nel corso dei decenni e la sua capacità effettiva è di circa 800 posti, che ne fanno il teatro all'italiana più capiente dell'Umbria.
Il teatro è stato inaugurato il 3 agosto del 1864. La struttura fu fortemente voluta dalla borghesia spoletina, che riteneva l'altro teatro all'italiana cittadino esistente (l'attuale Teatro Caio Melisso) troppo piccolo ed obsoleto per l'epoca. I lavori furono in gran parte finanziati da Filippo Marignoli, mentre la progettazione dell'edificio fu affidata all'ingegnere marchigiano Ireneo Aleandri e, per creare lo spazio necessario ad ospitare il futuro teatro nel centro storico, furono demoliti una chiesa ed un monastero. La sala è a ferro di cavallo, con quattro ordini di palchi ed un loggione. L'ampiezza del boccascena misura 12,5 metri, mentre l'ampiezza del palcoscenico misura 25 metri. le decorazioni furono curate dall'artista romano Luigi Masella. Il sipario storico (nel maggio 2017 in restauro) fu dipinto da Francesco Coghetti, e rappresenta l'avvenimento storico di Annibale sconfitto sotto le mura di Spoleto dai cittadini che gettarono olio bollente dalla torre difensiva poi riedificata e denominata Torre dell'olio.
La capienza complessiva è di 800 posti.
Nella seconda metà degli anni novanta del XX sec. inizia l'opera di restauro: l'intera struttura è stata interessata da lavori di rifacimento della copertura, di adeguamento alle norme di sicurezza, di rifacimento di tutte le tipologie d'impianti tecnici presenti ed, in ultimo, del completo restauro delle decorazioni. L'ultima fase dei restauri ha comportato una chiusura della struttura per 3 anni, restituita alla cittadinanza solo nel 2007.
Particolare rilevante del teatro, è la straordinaria acustica della sala; durante i lavori di adeguamento alle normative in materia di sicurezza, era emersa la necessità d'innalzare i parapetti dei palchetti fino alla quota prevista dalla legge; quest'intervento però, avrebbe potuto compromettere l'originale acustica e quindi, la soluzione finale adottata è stata quella di fissare agli originali parapetti stuccati e decorati, delle sbarre in ottone, molto meno invasive sia sotto l'aspetto estetico che acustico.
Nel 2010 è stato ribattezzato in Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, in memoria del maestro librettista e compositore del XX secolo, nonché fondatore del Festival dei Due Mondi.A Giugno 2016 il Teatro è stato collegato al sistema di mobilità alternativa di Spoleto: con l'apertura dell'uscita "Teatro Nuovo", la struttura viene interconnessa al parcheggio d'infrastruttura Posterna tramite ascensori e tapis roulantes sotterranei; il teatro vede quindi risolta la problematica parcheggi e relativa sua accessibilità nel centro storico.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Teatro_Nuovo_Gian_Carlo_Menotti