Della prima Chiesa romanica di Santa Maria, annessa al convento, rimangono solo alcune tracce nell'edificio attuale, tra cui un'epigrafe murata nella cimasa del timpano e parte della facciata nel lato ovest. La costruzione della nuova chiesa, dedicata prima al Beato Ventura ed in seguito a San Francesco, si colloca tra la fine del XIII sec. e gli inizi del XIV sec. L'edificio si presenta ad unica navata con abside pentagonale di fondo e due cappelle laterali, facciata a capanna con copertura a capriate di legno; i due portali gotici posti sul lato sud, sono a fasci di colonnine poggiate su capitelli fogliati e terminanti in un arco acuto con agnello mistico sulla chiave di volta del portale principale. All'interno la chiesa presenta affreschi databili tra il XIV e il XV sec., fatta eccezione per un affresco conservato nella parete sinistra datato 1577. Il ciclo più esteso è quello dell'abside attribuibile a maestranze locali, con le "Storie della vita della Madonna", organizzato in registri sovrapposti, due per ogni parete per un totale di otto riquadri che corrispondono ad altrettanti episodi della vita della Vergine: secondo registro in alto da sinistra: - Gioacchino cacciato dal tempio - annuncio a Gioacchino - l'incontro di Gioacchino e Anna presso la porta Aurea e la Natività della Vergine; primo registro da sinistra: - Maria fanciulla presentata al Tempio - lo sposalizio della Vergine -l'Annunciazione e la Natività. Nelle lunette sono rappresentati gli Evangelisti Matteo e Marco, mentre le vele della volta sono dipinte a cielo stellato. La scelta di rappresentare nell'abside il ciclo sulla Vergine, piuttosto che la vita di San Francesco, si spiega probabilmente con la volontà di onorare la dedica della Chiesa più antica. Alla base dell'abside il coro ligneo ed il leggio al centro sono databili al XVII sec., mentre il grande crocifisso appeso alla trave che chiude la zona presbiteriale è della prima metà del XIV sec. Ai lati dell'abside le due cappelle di pianta rettangolare, conservano affreschi frammentari del XIV sec. e sono entrambe occupate da monumenti funebri. Nella cappella di destra gli affreschi con Santi ed Evangelisti, interessano la parete sinistra, l'intradosso dell'arco e la parte sovrastante dello stesso; all'interno vi è un monumento funebre del XII-XIV sec., dove nel 1523 pare vennero deposte le ossa del Beato Ventura. La cappella di sinistra, dedicata a Sant'Antonio da Padova, ospita il monumento funebre dei Valenti, come attestano lo stemma araldico della famiglia e l'iscrizione lapidea, posti su un'edicola nella parete di fondo; gli affreschi rappresentano Santi entro edicole.